ARMONIA ARCOBALENO

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Armonia Arcobaleno

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MISSION

 

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Via Cardinal Montini 7 - 24037 BRUMANO BG

La nostra missione è renderti più sereno e farti stare meglio attraverso il metodo ARMONIA ARCOBALENO. Questo approccio innovativo basato sulla riarmonizzazione dei tuoi chakra,   può aiutarti a ritrovare l'equilibrio interiore. 

Siamo qui per supportarti nel tuo percorso verso una vita più armoniosa e soddisfacente. 

Attraverso il nostro metodo. potrai scoprire nuovi strumenti per gestire lo stress, le tue ansie, le tue paure e migliorare la tua salute mentale e fisica. Unisciti a noi e inizia il tuo viaggio alla ricerca di una serenità duratura. Ogni passo che farai ti porterà sempre più vicino a una vita piena di gioia e tranquillità. Siamo entusiasti ed onorati di accompagnarti in questo viaggio e di mostrarti i risultati che il metodo  ARMONIA ARCOBALENO può offrirti. 

Non aspettare oltre, inizia oggi stesso a prenderti cura di te!

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Scopri come superare lo stress, l'ansia, le paure e l'insonnia attraverso un metodo efficace. 

ARMONIA ARCOBALENO ti aiuta a ritrovare la tua serenità e migliorare il tuo benessere mentale. Non lasciare che questi ostacoli influenzino la tua vita quotidiana, agisci ora per un futuro più sereno e in armonia.

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ANSIA E PROBLEMATICHE CONNESSE

Secondo l'Istat si stima che in Italia circa 8,5 milioni di persone abbiano sofferto di disturbi d'ansia almeno una volta nella vita. Circa il 7% della popolazione adulta (oltre 3,7 milioni di persone) ha sperimentato disturbi ansioso-depressivi. 

Questo rende l'ansia una delle patologie psichiatriche più comuni nel nostro paese.

Viene fatto rilevare che la prevalenza dei disturbi d'ansia aumenta con l'età, con un incremento significativo dopo i 60 anni. 

secondo OnMedicine le donne sembrano essere più colpite rispetto agli uomini, con una prevalenza che varia tra il 12,4-13,1% per le donne e il 6,9-7,5% per gli uomini.

Importante è sottolineare che la pandemia di COVID-19 e le conseguenti crisi economiche, hanno ulteriormente aggravato la situazione, portando a un aumento dei disturbi ansiosi e depressivi di ben oltre il 40%..

Questi dati preoccupanti evidenziano l'importanza di affrontare il problema della salute mentale e fornire un adeguato supporto a chi ne ha bisogno.

INSONNIA E DISTURBI DEL SONNO

Secondo l'Associazione Italiana per la Medicina del Sonno si stima che in Italia circa 12-13,4 milioni di persone soffrano di disturbi del sonno, tra cui l'insonnia. Questo dato rappresenta già una percentuale significativa della popolazione, ma altre fonti indicano addirittura che circa il 55% degli italiani potrebbe avere difficoltà a dormire a sufficienza e in modo lineare.

Top Doctors rileva che il 55% degli italiani soffre di insonnia mentre uno studio di Unobravo segnala che il 55% delle persone ha difficoltà a dormire a causa di risvegli precoci e difficoltà a riaddormentarsi dei quali il 68,3% vive notti insonni a causa di stress e ansia.

Questi dati mostrano che l'insonnia è un problema diffuso in Italia, con un impatto significativo sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini.

STRESS E POSSIBILI DEGENERAZIONI

In generale, lo stress è un problema molto diffuso in Italia, con diverse indagini che stimano che circa il 90% della popolazione italiana adulta ne soffra in varie forme. Riscontriamo forme lievi ma anche forme acute tendenti a divenire croniche nel tempo se non adeguatamente curate.

Questo dato include sia disturbi legati alla sfera lavorativa, come lo stress da lavoro correlato e il burnout, sia disturbi più generali che impattano sulla vita quotidiana.
 

Diversi fattori possono contribuire allo stress, tra cui:

Fattori economici:

La situazione economica familiare e l'aumento dei prezzi sono tra le principali cause di stress, secondo un'indagine di UniSalute e Nomisma.

Fattori legati al lavoro:

Il lavoro è una fonte importante di stress, con molti italiani che si sentono stressati e in burnout, con una parte significativa di essi pronta a lasciare il lavoro a causa dello stress.

Fattori personali e relazionali:

La gestione degli impegni familiari, la difficoltà a conciliare lavoro e vita privata, e le relazioni interpersonali.

Fattori ambientali: 

Il caldo intenso, l'impossibilità di muoversi fluidamente in città a causa del traffico, il fumo, i rumori possono aumentare i livelli di stress.

 

Spesso per affrontare lo stress, gli italiani adottano strategie dannose come il fumo, l'eccesso di cibo o di alcol che purtroppo non fanno altro che arrecare altri ulteriori danni 

Abitudini più salutari per alleviare lo stress sono: lo stare all'aria aperta e a contatto con la natura, prendersi del tempo per sé stessi, fare sport e passare del tempo con gli amici, soprattutto quelli con i quali ci si trova in sintonia altrimenti si rischia di incappare ulteriormente in situazioni stressanti.

Al di là dei sani suggerimenti sopra indicati per vincere lo stress, è importante rendersi consapevoli del livello di stress raggiunto per evitare degenerazioni in stati nevrotici o depressivi.

È importante sottolineare che lo stress non è sempre negativo, ma può essere un alleato per affrontare situazioni di pericolo. Tuttavia, è fondamentale saper riconoscere i campanelli d'allarme e adottare strategie per gestirlo in modo efficace, per evitare che diventi una condizione cronica con conseguenze negative sulla salute fisica e mentale.

 

DEPRESSIONE ED EFFETTI SULLA SOCIETA'

La depressione: una patologia complessa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, con effetti devastanti sulla qualità della vita e la produttività. In Italia oltre 3,5 milioni di persone soffrono di disturbi depressivi, e negli ultimi anni si è registrato un incremento significativo delle diagnosi, con un aumento del 30%.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme globale, definendo la depressione come la principale causa di disabilità nel mondo e si prevede che, entro il 2030, diventerà la malattia mentale più diffusa.

Ma quanto sono consapevoli gli italiani dei disturbi mentali? 

Un’indagine traccia un quadro contraddittorio della percezione e della conoscenza della depressione nel nostro Paese.

Sebbene più della metà degli intervistati la riconosca come una vera malattia, tre italiani su quattro la associano ancora ad uno stato temporaneo, ritenendo che “capiti a tutti di sentirsi depressi di tanto in tanto”. Questo fraintendimento spesso porta a sottovalutare la gravità del disturbo. Due italiani su tre pensano infatti che sia sufficiente distrarsi e fare qualcosa di divertente e coinvolgente, mentre il 67% degli italiani crede che cambiare lo stile di vita, eliminando i possibili fattori scatenanti, sia una soluzione per affrontare la depressione.

Lo stesso divario tra conoscenza e azione si evidenzia quando si parla dei sintomi. Da un lato, la conoscenza dichiarata dei sintomi della depressione risulta molto elevata: la perdita di interesse nelle attività quotidiane (86%), le difficoltà nelle relazioni sociali (88%), la bassa autostima (78%), i problemi legati al sonno (81%), le variazioni nell’appetito (77%), la stanchezza cronica (73%) e le difficoltà di concentrazione (69%). Dall’altro lato, però, il 63% delle persone, sospettando l’insorgenza dei primi sintomi, preferirebbe attendere un po’ di tempo per capire se si tratta di una fase passeggera.

Di fronte al dubbio che qualcuno soffra di depressione, solo una persona su due crede che ci si dovrebbe rivolgere ad uno psicologo o al proprio medico di base, ma ancora il 35% degli italiani crede che sia sufficiente rivolgersi ad amici o familiari.

 

BASSA AUTOSTIMA, POSSIBILI CAUSE E CONSEGUENZE 

L’autostima si sviluppa fin dalle prime relazioni del bambino con le sue figure di riferimento. 

Con le prime esperienze di vita, se positive, si genera la convinzione di essere degno di amore con la conseguente capacità di amare sé stessi. L’autostima infatti è strettamente collegata:
- a quello che pensiamo di noi stessi

- alle credenze rispetto a ciò che pensiamo di essere o che pensiamo dovremmo essere

- all’immagine che pensiamo che gli altri abbiano di noi.

L’uomo è un essere relazionale e ha bisogno di instaurare relazioni sociali, legami positivi e autentici come quelli familiari o di amicizia che aiutano a farci sentire persone apprezzate, stimate e amate. 
La stima degli altri e una visione positiva delle proprie caratteristiche individuali rafforzano il proprio senso di Sé, la propria Identità. 

Cosa succede quando questi elementi vengono a mancare?
 

Bassa autostima: le cause

‍Perché una persona si trova a vivere problemi di autostima?

per aver vissuto esperienza con genitori stressati, infelici e particolarmente severi o critici;

per aver subito un trauma durante l’infanzia, che ha poi radicato nella persona un sentimento di vergogna;

a causa di abusi fisici e psicologici come ati denigratori per un difetto del proprio corpo;

per aver subito atti di cyberbullismo e bullismo a scuola o in altri contesti;

per aver vissuto problemi in ambito sentimentale (che possono provocare bassa autostima in amore);

a causa dell'appartenenza a una minoranza etnica o culturale o a un gruppo sociale oggetto di pregiudizi;

subire rimproveri e giudizi negativi da insegnanti e istruttori in genere;

vivere esperienze negative in ambienti di lavoro come l'essere presi in giro o subire frequentemente rimproveri o addirittura intimidazioni;

vivere una condizione medica cronica, che stravolge l'immagine di sé e del proprio corpo.


 

I sintomi di una bassa autostima

‍Una bassa autostima si può collegare all'idea negativa che abbiamo di noi stessi e di noi stessi in relazione con gli altri. 

Molte persone evitano di mettersi in relazione in modo attivo con gli altri perché, per ogni tentativo di approccio andato male, attribuiscono la causa a fattori esterni e difficilmente controllabili: il loro locus of control è orientato all'esterno.
 

Una bassa autostima causa: 

tristezza, solitudine e ansia

sensi di colpa

la sindrome dell'impostore a lavoro

paura di non saper cosa dire o di dire cose sbagliate

bisogno di isolarsi

paura di essere rifiutati o abbandonati

paura di essere traditi

pensieri di inadeguatezza ("non so fare niente") e atelofobia

paura di non essere all'altezza delle aspettative

paura di essere delusi e non ricambiati